Il rischio terremoto in Italia, un rischio sempre sottovalutato e mai assicurato dallo Stato.
Terremoto e Assicurazioni
Il territorio italiano presenta numerose zone a significativo rischio sismico, come possiamo rilevare osservando la mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale elaborata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (ente preposto al monitoraggio dei fenomeni geofisici e tra le cui funzioni rientra la sorveglianza della sismicità del territorio italiano) e leggendo alcune informazioni di seguito riportate.
I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.
Gli scuotimenti più forti sono attesi in Calabria, Sicilia sud-orientale, Friuli-Venezia Giulia e lungo tutto l’Appennino centro-meridionale. Valori medi sono riferiti alla Penisola Salentina, lungo la costa tirrenica tra Toscana e Lazio, in Liguria, in gran parte della Pianura Padana e lungo l’intero Arco Alpino. La Sardegna è la regione meno pericolosa con valori di scuotimento atteso moderati.
Di solito i terremoti avvengono in zone già colpite in passato, dove lo sforzo tettonico causato dal movimento delle placche in cui è suddiviso il guscio esterno della Terra è maggiore. Ne consegue che anche l’accumulo sotterraneo di energia e deformazione è più grande. In Italia i terremoti più forti si sono verificati in Sicilia, nelle Alpi orientali e lungo gli Appennini centro-meridionali, dall’Abruzzo alla Calabria.
Ma sono avvenuti terremoti importanti anche nell’Appennino centro-settentrionale e nel Gargano. Negli ultimi 1.000 anni ci sono stati circa 260 di magnitudo Mw pari o superiore a 5.5 – in media uno ogni quattro anni.
I terremoti recenti sono distribuiti maggiormente proprio in quelle zone che in passato hanno conosciuto i massimi valori di intensità sismica e quindi, i terremoti tendono a ripetersi sempre negli stessi posti.
Negli ultimi 30 anni i sismometri hanno registrato più di 190.000 eventi sismici in Italia e nei Paesi confinanti, in gran parte concentrati nelle aree montuose e nelle zone vulcaniche.
La maggior parte di questi non è stata avvertita dalla popolazione e sono 45 i terremoti che hanno avuto una magnitudo Richter ML pari o superiore a 5.0.
Fonte: www.ingv.it
Da anni, a livello istituzionale, sussiste un vivace dibattito sull’opportunità di introdurre un regime di obbligatorietà dell’assicurazione terremoto (e più in generale calamità naturali), senza che tuttavia si sia giunti ad una soluzione condivisa.
L’eccezionale attività sismica che dalla scorsa estate coinvolge il centro Italia ha riacceso i toni del dibattito, riproponendo con urgenza la necessità di un intervento legislativo in materia.
L’Esecutivo ha avviato un progetto denominato “Casa Italia” che prevede diversi tavoli di lavoro, con il coinvolgimento di numerose associazioni legate al mondo immobiliare (Assoimmobiliare, Ance, Confedilizia etc); tra le proposte, che necessariamente implicano il coinvolgimento del comparto assicurativo, c’è un’importante detrazione dei premi dovuti per le coperture assicurative nelle zone a maggiore rischio sismico.
Nel frattempo, anche il mercato ha mostrato una crescente sensibilizzazione nei confronti del rischio terremoto, condizionata inevitabilmente dalla riduzione della capacità dello Stato di mitigare, con le usuali elargizioni ex post, le ingenti perdite economiche dovute alle calamità naturali.
Synkronos, per rispondere a tale necessità di mercato, ha implementato la piattaforma informatica SynkroEQ® che offre la copertura assicurativa terremoto su base “stand alone” e dedicata all’edilizia residenziale (inclusi i condomini) e al segmento small commercial, ovvero non prendendo in considerazione, per il momento, i siti produttivi.
Fonte: www.ingv.it
La copertura assicurativa può essere anche prestata come completamento di un’esistente polizza Property che presenti un’esclusione “terremoto”.
La piattaforma è di facile utilizzo e prevede 9 passaggi per completare una quotazione.
I passaggi sono in parte costituiti da richieste di informazione sugli enti da assicurare ed in parte sono preposti alla selezione delle diverse opzioni di Somma Assicurata ed eventuale attivazione delle garanzie prestate in forma facoltativa. Il numero di informazioni richieste è piuttosto contenuto e, una volta inserite le stesse, il processo di quotazione è rapido. L’ultimo passaggio di riepilogo permette all’utente di prendere visione della quotazione, accedendo anche alla bozza di polizza. Ricevuta la quotazione, è possibile intervenire apportando delle modifiche, anche al fine di valutare, in termini economici, le diverse opzioni di copertura.
Il proponente definisce il contratto in funzione delle proprie esigenze, potendo integrare la copertura base relativa all’unità immobiliare con una garanzia a tutela del contenuto, nonché attivando, ove opportuno, la sezione Fine Art per la copertura sia degli elementi architettonici dell’immobile aventi valore storico artistico sia i beni e gli oggetti d’arte e di antiquariato.